Ho seguito studi umanistici, liceo classico, ma ho sempre coltivato la passione per fumetto, illustrazioni, animazione 2D e 3D. Ho coltivato contatti con professionisti del settore, fra i quali cito con piacere Massimo Giacon, che mi ha sempre offerto la sua disponibilit?, e Claudio Parentela. Le mie prime pubblicazioni furono sul bonelliano Dime Press, e, riviste oggi, mi fanno quasi orrore; a seguire, collaborazioni con varie fanzine dalla vita effimera. Ho frequentato scuole di fumetto, collaborato con studi di animazione di Firenze e Prato, fino ad arrivare a Medicina Nucleare [con un'opera in collaborazione con Gianmarco Zanr? - ndr.], che sarebbe dovuta essere il mio trampolino, ma che fall? proprio in quel periodo. Il fallimento di MN fu un colpo piuttosto duro, non solo per me, ma direi per il panorama editoriale italiano, poich? era un raro caso di editore che presentava ogni mese nuovi autori. Dopo la sosta, ho intensificato l'attivit? di animatore, che adoro e spero di poter svolgere il pi? a lungo possibile. Al momento, collaboro con Container, rivista giunta al suo terzo numero, e per la rivista elettronica Carta igienica. A Lucca (L'intervista nasce prima di Lucca Comics 2003 - ndr) avr? l'occasione di presentare la mia prima storia di cui sono sia sceneggiatore sia disegnatore. Apparir? nell'ambito della rivista Nemoland, della scuola di fumetti ed animazione Nemo: ? una storia breve, contro la televisione. Parentesi: non esiste possibilit? di vedere in tv programmi interessanti n? di cinema, n? di musica, n? di fumetti, se non ad orari impossibili. Infine, sto scrivendo una storia da sottoporre a Lo Sciacallo Elettronico e, proprio in questi giorni, ho iniziato una storia per Play Press.
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